GSCHEIDEL Paola
STORIA DI LUCE

Una vicenda scandita, mossa e cesellata dalle esperienze, i pensieri e le parole di Luce, la bambina di una decoratrice, Virginia, ragazza madre sensibile e scontrosa.
Luce, dall’intelligenza precoce, avida di conoscenza e di verità, ferita nell’inconscio dall’assenza del padre, anima il racconto con il suo colloquiare candido e folgorante, tra la fiaba e la parabola, tra la fantasia e la realtà. Una realtà di cui coglie, quasi con sfumature esoteriche, la parte dolente, che riguarda sia le persone che le creature minime della natura, come i variopinti insetti incontrati sull’erba.
Nella vita di Luce avviene un incontro enigmatico e magico: con Angelo, un ragazzo tormentato dalla Noia esistenziale, che scoprirà poi un ruolo impensato nei confronti della bambina e che lo sconvolgerà fino ad una profonda metamorfosi.
E attorno a lei si muovono altri personaggi, bisognosi di luce, come Jessica, la giovanissima ribelle eroinomane, o Ludmilla, la nonna casuale e vanesia. A ciascuno la bambina, con la sua vivida intelligenza naturale e con le capacità percettive affilate da una grave patologia, dispensa i suoi argomenti, ingenui e disvelanti, che aprono gli occhi, tracciano una via, lasciano una memoria.
Così si incalzano e si incrociano situazioni in cui Luce sembra incarnare il nome che porta. Un nome suggerito alla mamma da un puro caso, ma che attiva, progressivamente, la sua speciale e significativa semantica, fino a provocare, in ciascun personaggio, frate Pietro compreso, una disarmante frizione col mistero.