Verrà un Tempo si propone come il seguito del romanzo Quando saprò chi sono (2020). Riprende infatti, sempre nella suggestiva cornice della Villa Sormani di Missaglia, i pensieri e le azioni del poliedrico conte Ludovico. Rimasto solo dopo la scomparsa della matrigna, contessa Clotilde, il Conte matura il proposito di ritrovare la madre naturale. Una ricerca faticosa che innesca speranze e delusioni e si scontra con gli intrighi del potere nobiliare e con i veti chiesastici. Intanto continua il suo percorso di maturazione psicologica e sentimentale, tanto che, dopo una relazione con la fascinosa e sensuale musicista Lucrezia, prende coscienza dell’amore vero e sceglie la ‘signora dei Lumi’, la Marchesina dalle emozioni profonde e sofferte, che attualizza il progresso mediante un’amorevole attenzione al prossimo, dentro e fuori le mura nobiliari. Nell’opera scorrono tre potenti correnti: l’amore materno, la ricerca della giustizia sociale e gli ideali risorgimentali ormai in aperta lotta col dispotismo austriaco. Ideali a cui il Conte Ludovico aderisce grazie anche alla salda amicizia con il ricco borghese Andrea, carbonaro e acceso liberale, che lo aggiorna sugli accadimenti politici e militari avvenuti al di fuori della quieta vita di Missaglia e dell’incantata atmosfera della Villa. Parimenti incisiva è la figura del giovane Ludovico, omonimo del Conte e figlio della vecchia amica Rosina, che mette in campo la sua fede mazziniana partecipando alla Cinque giornate di Milano e alla seconda Guerra di Indipendenza. Un personaggio che tiene il fiato sospeso e dimostra la forza dell’entusiasmo giovanile per la liberazione e l’unità d’Italia. Traguardo che, grazie al sacrificio dei martiri e dei convinti, viene finalmente raggiunto con la riconquista di Roma nel 1870.
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