GRECO Vincenzo Antonio
LE NOTTI DI MASSERIA VALLENZA
DON NICOLA È TORNATO ed altri racconti di Baroni, Massari e Miserabili

Taranto, settembre 1777. Nicola Presta ritorna nella sua patria dopo esserne, venti anni prima, quasi fuggito preda d’una impossibile passione amorosa.

Disceso in terraferma trova una città a lui ostile, percorsa da trame oscure. In sua assenza i parenti si sono impossessati del patrimonio di suo zio Oronzo, a lui per diritto spettante, dilapidandolo e tiranneggiando. Consapevole dei pericoli cui Nicola sarebbe esposto in caso di un intempestivo rientro in città, Tonino lo conduce a Vallenza, singolare villaggio di masserie ai piedi dei monti di Martina.

Nel corso della settimana ivi trascorsa Nicola ascolta, per bocca dei massari che ogni sera si riuniscono intorno ad un focolare, tante storie legate alla loro gioventù. Storie rocambolesche e quotidiane, eroiche e miserevoli, d’amore e di sangue che ripopolano man mano di suggestioni vive quel deserto oscuro e muto che era il paesaggio intorno a lui, appena rimesso piede in terra. Recupera così un disperso senso d’appartenenza, capace d’infondergli la forza necessaria a battersi per poter rimettere le cose al loro posto.

Le Notti di Masseria Vallenza, seconda parte di una trilogia iniziata con Don Pietro è morto ed altri racconti tarantini (2009), narra del mondo delle masserie rielaborando vicende realmente accadute, storie, miti e leggende raccolte dall’autore camminando per le campagne e prestando ascolto agli anziani.

Si presenta come romanzo storico, ma è, nella realtà, per il tramite dello strumento-racconto, la proposizione di un peculiare epos che dà voce (επος = parola) ad un paesaggio, quello della Terra delle Gravine, che chiede d’essere, oltre che guardato nella sua veste estetica, anche ascoltato mentre parla con la propria lingua, rievoca le proprie vicende, confida le proprie credenze, propone il proprio modo di elaborare la realtà. Sottinteso a tutti è anche il racconto di un ritorno alla terra-patria, al proprio nodo del principio, indelebile riferimento emotivo anche in un mondo che ha ormai abrogato le patrie ottocentesche.